Ousseni Bara

Ousseni Bara, 23 anni nato nel 2000 in Burkina Faso, è giunto in Italia all'età di 4 anni e ha fatto solo un breve ritorno in Africa all'età di 14 anni. Attualmente risiede a Brescia, dove ha sempre frequentato la scuola.

Pur avendo ottime capacità scolastiche, Ousseni non ha mai dedicato molto tempo allo studio, preferendo una prospettiva più rilassata. Il suo approccio alla formazione è sempre stato orientato verso la comprensione profonda dei concetti, piuttosto che mirare sempre al massimo dei voti. Per lui, ottenere un voto sufficiente all'inizio è accettabile, mentre è essenziale approfondire gli argomenti di interesse autonomamente.

Ad esempio, ha sviluppato le sue competenze informatiche in modo autonomo, senza fare affidamento esclusivamente sull'insegnamento scolastico. Riteneva che la scuola fornisse le basi necessarie, mentre il perfezionamento richiedesse un impegno personale al di là del semplice raggiungimento della sufficienza.

Ciò che meglio lo rappresenta è la sua passione per l'atletica. Introdottosi in questo mondo all'età di 7 anni grazie al suo allenatore, inizialmente non ne era entusiasta, ma con il tempo ha imparato ad apprezzarla, Ousseni è sempre stato una persona indipendente e amante delle sfide, aspetto rivista nell’atletica, visto che il successo in questo sport è il risultato diretto dell'impegno personale.

Dedicandosi seriamente agli allenamenti, è diventato un professionista, ottenendo risultati significativi. Oltre allo sport, un'altra sua passione è stata l'informatica, che ha iniziato ad esplorare sin dalle scuole medie, diventando un esperto sia di front-end che di back-end.

A soli 15 anni, ha già avviato alcuni progetti informatici per clienti, ampliando la sua clientela nel tempo e arrivando a lavorare anche con aziende importanti a Milano a 19 anni.

Tuttavia, la sua carriera sportiva subisce un duro colpo quando, durante l’ora di educazione fisica a scuola, si infortuna. Questo evento lo porta a riflettere sul suo futuro, ma grazie alla sua mentalità da atleta, trova la forza di riprendersi e di adattarsi alla sua nuova vita.

Rendendosi conto che gli infortuni sono molto comuni tra gli atleti, decide di affrontare il problema in modo attivo.

Insieme a un ex compagno di classe laureato in informatica, Roberto, fonda Runtheons, una startup specializzata nel miglioramento delle performance degli atleti. Utilizzando l'intelligenza artificiale e il supporto personalizzato degli esperti, Runtheons si propone di risolvere i problemi principali degli atleti, compresi gli infortuni e il raggiungimento della massima performance.

La squadra si espande con l'arrivo di altri membri, tra cui Giorgia, una calciatrice professionista, e Emanuele, grazie al networking.

Attualmente, stanno cercando investitori per finanziare ulteriormente lo sviluppo della loro startup.

Q&A

Che consiglio dai a chiunque voglia fare un percorso simile al tuo?

“ Buttarsi, molti hanno paura o credono di non essere abbastanza, non siamo mai pronti abbastanza per fare qualcosa, c’è sempre un giorno 0 in cui facciamo schifo, ma devi iniziare a farlo per poter migliorare, sennò non diventi mai esperto.

Buttati, al massimo cambi strada, però fallo”

Qual’è stato il tuo più grande errore?

“Selezionare le persone sbagliate.

Quando crei un’azienda devi selezionare le persone giuste che abbraccino la tua visione di vita, non solo le competenze che cerchi.

Bisogna selezionare le persone in base ai valori, le competenze si imparano l’attitudine non si impara”

Qual’è il tuo obiettivo dal punto di vista professionale per i prossimi anni?

“Tra 5 anni vogliamo essere il punto di riferimento a livello globale per gli atleti che mirano a raggiungere a livelli di eccellenza in qualunque sport.

Che tu sia un ragazzo dell’Africa o dell’Indonesia vogliamo che Runtheons sia il tuo punto di riferimento nel momento in cui tu voglia diventare un’atleta professionista”

Ambitiosa

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